Eventi - I Convegni A.N.PO.S.DI.

L'Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali, ogni anno organizza due Convegni in diverse città italiane. Uno nel periodo Primaverile, denominato Convegno di Primavera e l'altro nel periodo autunnale, denominato Convegno d'Autunno.

CONVEGNO DI PRIMAVERA

Perugia 12-16 Maggio 2016

CONVEGNO DI PRIMAVERA - Perugia 12-16 Maggio 2016 Si è appena concluso il CONVEGNO DI PRIMAVERA, tenutosi a Perugia 12-16 Maggio 2016
L’A.N.Po.S.Di. a Perugia, perla dell’Umbria.
Riflessioni e qualche ragguaglio.
Di Alex Ferrari

È dalle alture degli Appennini che il maggio scorso si sono alzate le voci poetanti del dialetto per il loro Convegno di primavera. Perugia, per la precisione, è stata la meta prescelta dal direttivo dell’A.N.Po.S.Di. quale felice soggiorno per ospitare i lavori dei convegnisti che si sono trattenuti nel territorio umbro dal 12 al 16 del maggio scorso.
I partecipanti, giunti all’Hotel Giò Wine e Jazz Area poco distante dal centro del capoluogo, hanno potuto trovare nelle loro camere il materiale informativo riguardante le bellezze del territorio, il consueto omaggio locale, la rivista Voci Dialettali – organo centrale del nostro sodalizio – e la bella litografia realizzata come sempre per l’occasione congressuale dall’artista salernitana nonché socia dell’ANPoSDi Elena Ostrica; un tocco di classe, questo, che contraddistingue la preparazione della macchina organizzativa che si muove dietro gli appuntamenti semestrali della nostra associazione.
Durante l’assemblea dei Soci del pomeriggio di giovedì 12 maggio sono state consegnate le tessere ai nuovi iscritti, accolti dalla paterna presentazione del Presidente A.N.Po.S.Di., Dott. Mimmo Staltari, nella grande famiglia dell’Associazione. Il giorno successivo, dopo la bella visita alla città di Assisi e alla Basilica di San Francesco, oltre che gioiello del gotico italiano anche patrimonio artistico dell’intera umanità, si sono aperti i lavori del Convegno con il saluto dei rappresentanti delle istituzioni che ha preceduto il recital poetico dei poeti anposdini, il nucleo centrale del Convegno nonché fulcro culturale e letterario intorno al quale trae linfa vitale l’associazione.
È questo momento, quello in cui ogni Poeta e Socio declama la propria produzione artistica portando parte di sé alla conoscenza dell’esterno, il centro propulsore dell’ANPoSDi: qui vivono le poesie dialettali, ancor più che sulla pagina scritta, visto il legame inscindibile con l’oralità che contraddistingue l’idioma dialettale. Nel silenzio e nell’attenzione del pubblico, sempre richiamati per la loro importanza dal Presidente, intervallati dagli intermezzi musicali della chitarra di Giorgio Bruzzese, in ogni convegno hanno spazio le poesie dialettali dei soci anposdini, anticipate dal breve ma esauriente commento dello stesso Presidente che si prodiga ad ogni incontro nel costruire le accurate presentazioni, mai banali e sempre nuove, che hanno la funzione fondamentale di introdurre il testo alle orecchie degli uditori.
Durante l’apertura dei lavori pomeridiani, inoltre, i Poeti anposdini hanno omaggiato come d’abitudine la biblioteca della città con le loro opere pubblicate; un’usanza, questa, che ancora una volta mostra la nobiltà della produzione artistica degli associati che rimane finalizzata sempre alla diffusione e alla conoscenza e che anche in questa occasione ha visto il dono di un corpus di oltre venti volumi.
Durante le mattinate i Poeti hanno avuto modo di visitare, come di consueto, le peculiarità artistiche del territorio, accompagnati dagli studenti degli Istituti Alberghieri locali che si sono cimentati nella preparazione di itinerari di visita proprio in occasione del ritrovo congressuale dell’ANPoSDi. Sicuramente la parte più affascinante delle visite culturali è stata quella dedicata alla Basilica di San Francesco, unica per l’atmosfera estasiante dei capolavori legati ai più grandi nomi della pittura italiana medievale (Cimabue, Giotto, Simone Martini).
I momenti di produzione artistica dedicati alla declamazione delle poesie si sono alternati poi a quelli di spessore più formativo, con le relazioni del Prof. Giuseppe Chicchi che è ritornato sulla questione centrale degli studi dialettali di Pasolini, caposaldo del Novecento con cui ogni poeta dialettale deve necessariamente confrontarsi, e del Prof. Mezzanotte.
Dalle relazioni presentate e dalle introduzioni alle declamazioni proposte dal Presidente, emerge un dato di fatto: il dialetto è la forma linguistica che presenta il minore attrito tra parola e materia parlata, perché esprime l’intuizione inconscia della cosa ancor prima della sua comprensione psichica. Più semplicemente: mediante la lingua dialettale si crea un filo diretto tra parola ed oggetto che invece manca – o per lo meno non è immediato – nel rapporto tra la parola non dialettale e l’oggetto; la ricerca dei poeti dialettali è una ricerca dell’autenticità in un mondo in cui va perdendosi il contatto con la dimensione vera dell’essere umano. Una ricerca la cui vitale importanza è stata rimarcata anche nelle parole del Presidente in occasione della Santa Messa domenicale, appuntamento consueto per i convegni dell’A.N.Po.S.Di., che ancora una volta mostra testimonia la grande prodigalità dei Poeti, che come d’abitudine hanno donato alla parrocchia locale cesti ricchi delle specialità gastronomiche tipiche di ogni regione di provenienza.
Ed è questa ricerca che possiamo intendere quale fine ultimo dei convegni del Nostro Sodalizio, che si propone di raccogliere queste “voci dell’autenticità” per salvarle dalla dispersione che dilaga in un mondo forse troppo globale ed eccessivamente omologante.
Non rimane che ringraziare per l’accurata preparazione che viene riservata ai soci con cui è stato preparato l’incontro di Perugia così come del resto gli altri Convegni dell’A.N.Po.S.Di., che sono il momento chiave per la vita della nostra associazione.

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